Leasing immobiliare
Foto: Casa / Pixabay

Esiste un’alternativa al mutuo casa che non tutti conoscono: il leasing immobiliare per l’acquisto, costruzione o ristrutturazione di immobili. Questa soluzione è disciplinata dalla Legge di stabilità 2016 che regolamenta il leasing anche per l’acquisto della prima casa.

Con il contratto di leasing immobiliare, dopo aver versato un canone mensile alla finanziaria o alla banca, è possibile riscattare l’immobile oppure scegliere di rinunciarci limitandosi a pagare un affitto per un tot di anni.

Questa soluzione prevede una terza chance: prolungare la durata del leasing modificando le condizioni del contratto al fine di diventare proprietario della casa.

È possibile optare per il leasing allo scopo di acquistare, costruire o ristrutturare varie tipologie di edifici (residenziali, professionali, industriali, nuovi, usati) per uso abitativo e non.

Cos’è e come funziona questa forma di leasing? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi per privati, imprese, partite IVA e costruttori?

Leasing immobiliare: cos’è

Il leasing immobiliare costituisce un’interessante alternativa al mutuo casa. Rappresenta un vero e proprio investimento che ha come obiettivo l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione di immobili nuovi o usati.

In sostanza, si tratta di un contratto di locazione che consente di fruire dell’immobile a lungo termine senza peraltro essere obbligati ad acquistarlo.

Come funziona il contratto di leasing immobiliare

Il contratto di leasing immobiliare, come accennato, non prevede l’obbligo di acquisto dell’immobile, bensì il pagamento di un canone periodico e il riscatto alla scadenza stabilita. Alla sottoscrizione del contratto, verrà concordato l’importo del riscatto. Di solito, il riscatto va dall’1% al 30%.

Chi utilizza l’immobile, al termine del contratto di leasing, può scegliere: pagare il riscatto con un maxi versamento diventando proprietario dell’immobile oppure restituirlo rinunciando alla proprietà.

Il tasso può essere fisso o variabile con un ammortamento dei canoni che va dai 96 ai 240 mesi.

La rata iniziale può essere stabilita ad una percentuale che va dal 10% al 30%. È importante specificare che più alta sarà la rata iniziale, più convenienti saranno i tassi per i canoni mensili successivi nonché il valore dell’importo finale.

Il leasing immobiliare, essendo flessibile, è particolarmente utilizzato dalle società immobiliari e rappresenta una valida alternativa al mutuo.

Leasing immobiliare: tutti i vantaggi

In linea generale, i vantaggi del leasing immobiliare sono i seguenti:

  • la copertura del finanziamento è totale;
  • tenendo conto di canoni e riscatto, si riducono i tassi d’interesse e i costi rispetto all’acquisto dell’immobile;
  • l’erogazione è più rapida;
  • il contratto è flessibile in termini di anticipo iniziale (dal 10 al 30%), durata ecc., ovvero adattabile alle esigenze del richiedente;
  • dopo 18 anni, si può ammortizzare il costo d’acquisto;
  • l’imposta di registro del 4% viene calcolata sull’importo accordato per il riscatto più quello dei canoni ancora da versare;
  • sono deducibili la quota capitale e la quota interessi, le spese contrattuali, i canoni sui nuovi contratti (per professionisti e imprese);
  • per i contratti la cui durata è pari o superiore ai 12 anni, si può dedurre il 100% dei canoni.

Dal punto di vista fiscale, il leasing immobiliare offre vantaggi soprattutto alle aziende, per due buoni motivi. L’ammortamento dell’immobile acquistato può avvenire in 8-9 anni anziché nell’arco di 30 anni come succede per mutui o altri finanziamenti. I canoni sono deducibili per intero se vengono ammortizzati per almeno 8 anni.

Questo beneficio fiscale rivolto alle aziende si riduce per privati e lavoratori autonomi che possono detrarre soltanto il valore catastale o, in caso di immobile ad uso abitativo, il 50% dell’importo complessivo.

Svantaggi del leasing immobiliare

Il leasing immobiliare presenta anche svantaggi:

  • la società finanziaria potrebbe richiedere anticipi consistenti nella fase iniziale del contratto;
  • il canone mensile è più elevato rispetto alla rata media di un mutuo perché la durata del leasing è minore;
  • bisogna disporre di un importo consistente al termine del contratto per il riscatto dell’immobile.