I motivi per decidere di rinegoziare il mutuo casa possono essere molteplici. Lo scopo potrebbe essere quello di cercare di fruire di agevolazioni fiscali in caso di ristrutturazione. In genere, si cerca di rivedere l’importo, il tasso d’interesse e la durata del rimborso.
C’è chi richiede la rinegoziazione del mutuo per alleggerire l’importo delle rate mensili o, al contrario, per ridurre la durata del piano di ammortamento al fine di risparmiare sugli interessi.
Ognuno ha le sue esigenze ma, a prescindere dai motivi, rinegoziare il mutuo casa conviene, in particolare se hai stipulato il contratto in un periodo in cui i tassi d’interesse erano più alti.
Come funziona la procedura di rinegoziazione del mutuo e in quali casi si può richiedere?
Rinegoziare il mutuo casa: cosa significa?
Con la rinegoziazione del mutuo si rivedono le condizioni accordate nel contratto originario presso l’istituto di credito dove è stato stipulato.
Questa operazione, disciplinata dall’art.120 quater, co. 5 del TUB (Testo Unico Bancario), conviene quando il tasso d’interesse è troppo alto rispetto alla media congiunturale.
La rinegoziazione va effettuata recandosi presso la filiale della banca dove è stato acceso il mutuo: il contratto viene mantenuto pur potendo modificare tasso d’interesse, durata e spread a costo zero. Grazie ad un nuovo accordo si possono sostituire le precedenti clausole (ad esempio, l’ipoteca volontaria sulla casa) con altre più adeguate alla condizione patrimoniale ed economica del cliente.
Non sempre la banca è disposta ad accettare di rinegoziare il mutuo casa in quanto non è obbligata a farlo. Se la banca non accetta, puoi valutare due alternative di cui parliamo nell’ultimo paragrafo della guida.
Quando è possibile rinegoziare il mutuo casa
È facile intuire, a questo punto, in quali casi è possibile richiedere la rinegoziazione del mutuo casa.
È possibile farlo per richiedere la modifica del tasso d’interesse (passando, ad esempio, dal tasso variabile a quello fisso), la durata, lo spread aggiornando le condizioni del contratto originario.
Puoi rinegoziare il mutuo più volte senza limiti se la banca accetta, visto che non ti costerà nulla. Il contratto non si estingue e, non dovendo stipularne uno nuovo, non sono previste spese notarili, tasse, commissioni bancarie o altro. Con la semplice revisione di alcune clausole, non si perderanno né le garanzie del contratto originario né eventuali benefici fiscali.
Come funziona la rinegoziazione del mutuo di casa?
Per richiedere la rinegoziazione del mutuo, basta redigere una scrittura privata semplice (non autenticata) che dovrà sottoscrivere sia il cliente che la banca. È possibile presentarsi in filiale oppure inviare la domanda per raccomandata A/R indicando in dettaglio le condizioni da modificare e il motivo della richiesta.
In fase di rinegoziazione, controlla bene le nuove condizioni applicate dall’istituto di credito ed eventuali spese previste.
Se la banca si rifiuta di accogliere la tua richiesta hai un paio di alternative da giocarti. Ecco quali.
Rinegoziazione mutuo casa: alternative
In caso di rifiuto da parte della banca o se tu stesso vuoi valutare altre strade, sappi che esistono due alternative alla rinegoziazione del mutuo:
– sostituzione del mutuo con cui si procede all’estinzione del vecchio mutuo stipulando un nuovo contratto contenente modifiche del tasso d’interesse, durata, spread e capitale rispetto al precedente con la possibilità di ottenere liquidità extra. Con questa procedura dovrai però affrontare diverse spese: penali per estinguere il vecchio mutuo, atto notarile per il nuovo contratto, istruttoria e perizia, cancellazione ed iscrizione dell’ipoteca, imposta sostitutiva;
– surroga, procedura semplificata introdotta con il DL 7/2007 che permette di trasferire il mutuo da una banca ad un’altra a condizioni più convenienti. Si può richiedere più volte e prevede il pagamento della tassa ipotecaria di 35 euro.