Investimenti a basso rischio
Foto: Investimenti / Pixabay

Creare un portafoglio di investimenti a basso rischio significa selezionare asset che offrono rendimenti stabili nel tempo, minimizzando le fluttuazioni di prezzo. Questo approccio è adatto a chi ha un’avversione al rischio elevata o a chi ha obiettivi di investimento a breve o medio termine. Come fare per costruire un portafoglio di investimenti a basso rischio? Vediamo alcuni punti basilari parlandone con il portale www.investirefacile.net.

Quali sono gli step per costruire un portafoglio di investimenti a basso rischio?

“Partendo dal presupposto che non esiste mai un modo per eliminare completamente i rischi quando si investe sui mercati, ci sono alcuni step che possono essere seguiti per limitare tale pericolo: il primo step è quello di definire i propri obiettivi, chiedendosi quanto si vorrebbe guadagnare e in quale orizzonte temporale. Rispondere a queste domande aiuterà a determinare la propria tolleranza al rischio e la composizione del portafoglio.”

Altri step da seguire?

“Determinare la propria tolleranza al rischio: quanto si è disposti a rischiare per ottenere un rendimento più elevato. In generale, un’avversione al rischio più alta significa un portafoglio con una maggiore quota di asset meno volatili come obbligazioni e titoli di Stato.”

Su quali asset si dovrebbe puntare?

“Ci sono asset di varia natura che vengono divisi per convenzioni in classi, ciascuna con le proprie caratteristiche di rischio e rendimento. Alcune opzioni popolari includono obbligazioni, che offrono un reddito fisso e sono generalmente considerate meno rischiose delle azioni; titoli di Stato, che sono emessi dai governi e sono considerati tra gli asset più sicuri, ma con rendimenti generalmente più bassi; azioni, che rappresentano la proprietà di una società e offrono il potenziale di rendimenti più elevati, ma con un rischio maggiore.”

Altri asset da valutare?

“Ci sono i fondi comuni di investimento, che offrono un modo diversificato per investire in diverse classi di asset con un’unica spesa; e poi gli ETF (Exchange Traded Fund), piuttosto rischiosi e che è bene scegliere solo se si ha esperienza e conoscenza in materia, simili ai fondi comuni di investimento, ma scambiati in borsa come le azioni.”

Il consiglio finale per arginare i rischi?

“Come dicono tutti gli intermediari finanziari, diversificare il proprio portafogli, evitando di investire tutto in una singola classe di asset o in un singolo titolo ma andando a distribuire i propri risparmi su diverse classi di asset e settori per ridurre il rischio complessivo. E poi riequilibrare periodicamente il portafoglio di investimenti, che potrebbe non restare bilanciato nel tempo a causa delle diverse performance delle varie classi di asset; riequilibrare vuol dire vendere asset che sono aumentati di valore e acquistando quelli che sono diminuiti, per mantenere stabile il livello di rischio desiderato.”