Esiste la possibilità di cancellazione Crif, di essere eliminati dalla black list dei cattivi pagatori e protestati? Sì, in certi casi è possibile e in questo articolo cercheremo di spiegarti come fare.
Prima di entrare nel vivo dell’argomento, però, spieghiamo brevemente cosa si intende per cattivi pagatori. Una banca o una società finanziaria può segnalare i clienti inadempienti a cui eroga un finanziamento per ritardi superiori a due rate consecutive non pagate. Con questa segnalazione, gli inadempienti finiscono nelle black list dei cattivi pagatori (banche dati della Centrale dei Rischi gestita dalla Banca d’Italia o della Crif gestita da soggetti privati come Ecis, CTC e altri Sistemi di Informazioni Creditizie – SIC).
Banche e finanziarie attingono a questi archivi per verificare il livello di affidabilità di potenziali clienti che richiedono un finanziamento: indagano sul loro merito creditizio per evitare rischi di insolvenza. I tempi di conservazione nei database vanno da 12 a 24 mesi dalla regolarizzazione di un pagamento fino a massimo 3 anni dalla scadenza di un contratto di finanziamento per morosità gravi e debiti insoluti.
Una volta finiti nella “lista nera”, in base alla gravità dell’insolvenza un istituto di credito può non concedere al cattivo pagatore un finanziamento o l’apertura di un conto corrente, un fido, l’emissione di assegni o l’utilizzo della carta di credito. Ma cos’è la Crif e come funziona?
Cancellazione Crif: cosa contiene questo database
La Crif (Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria) è un sistema di gestione privato (non collegato a Stato, Guardia di Finanza e Forze dell’Ordine) che raccoglie e conserva tutte le informazioni relative a finanziamenti, prestiti, pagamenti rateizzati. Fa parte dei SIC (Sistemi di Informazioni Creditizie), database gestiti da soggetti privati.
Tutti coloro che richiedono o abbiano richiesto un prestito, mutuo o finanziamento hanno un proprio profilo creditizio all’interno del database Crif. Questo archivio raccoglie tutti i dati (positivi o negativi) dei clienti di banche o finanziarie, comprese le segnalazioni come cattivi pagatori o protestati.
Il database della Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria può essere consultato da banche e società finanziarie per valutare il merito creditizio di soggetti che richiedono un prestito e, nel corso di indagini, dalle forze statali.
Un soggetto presente nella black list dei cattivi pagatori può vedersi rifiutare un prestito o l’apertura di un conto corrente da una banca o da una società finanziaria, pur presentando tutti i documenti necessari e avendo le carte in regola.
Cancellazione Crif automatica dei dati: come e perché
La cancellazione automatica dei dati Crif prevede certi termini di conservazione dei dati a seconda della situazione relativa al debito insoluto:
- 30 giorni dalla data di rifiuto del finanziamento da parte della banca/finanziaria o dell’annullamento da parte del soggetto richiedente;
- 6 mesi dalla data di richiesta per un finanziamento in valutazione;
- 12 mesi dalla data di comunicazione del saldo debito (se le rate successive sono regolari) a seguito di ritardo del rimborso su massimo 2 rate;
- 24 mesi dalla data di comunicazione del saldo debito (se le rate successive sono regolari) a seguito di ritardo del rimborso su più di 2 rate;
- 36 mesi dopo la scadenza di un finanziamento rimborsato regolarmente o dopo il termine del contratto per finanziamenti mai rimborsati.
Il cliente che non rimborsa un finanziamento viene denunciato: pertanto, la nota di demerito resta nell’albo dei cattivi pagatori Crif. In questo caso, la pratica passa direttamente ad agenzie di recupero crediti. La prescrizione estingue il reato dopo 5 anni.
Come richiedere la cancellazione Crif dalla lista nera
Eliminare i dati Crif negativi prima dei tempi di conservazione previsti non è possibile a meno che non si verifichino le seguenti circostanze:
- il cliente è accusato di morosità per errore commesso dalla banca o se il bollettino di una rata versata arriva in ritardo;
- il ritardo nel rimborso è stato regolarizzato tempestivamente;
- altri motivi personali o disguidi risolvibili.
Nei suddetti casi, il cliente può chiedere alla banca la revoca della segnalazione alla Crif. Solo dopo il riscontro o la comunicazione della banca, la Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria modificherà i dati automatici.
I tempi per la cancellazione Crif spesso sono lunghi e complicati per via del processo di verifica: si va da un minimo di 30 giorni a un massimo difficile da prevedere.