Criptovalute record Bitcoin
Foto: Bitcoin / Pixabay

Quello cui si potrebbe assistere nelle prossime settimane è una nuova impennata del Bitcoin, vale a dire la moneta digitale più nota e più importante. Nel corso dell’ultimo mese la sua quotazione, infatti, è salita del 50% andando verso la valutazione record di quasi 70mila dollari, superando quindi il precedente picco più alto che risaliva a novembre 2021.

Quali sono le motivazioni di questa impennata repentina e da record? Su tutti il fatto che ad inizio 2024, per la precisione in data 11 gennaio, gli Stati Uniti hanno dato il via libera ad un fondo ETF, un nuovo strumento finanziario che consente di acquistare la valuta digitale Bitcoin alla stregua di un ordinario titolo azionario. Una decisione storica che ha portato la criptovaluta più nota al mondo a riscontare un boom di richieste con conseguenza di incremento esponenziale dei prezzi.

Breve storia del Bitcoin

Il Bitcoin è la moneta digitale di riferimento: la sua storia, come riporta il sito www.criptovalute24.com, nasce nel 2008 quando una persona o un gruppo di persone sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto pubblicarono un documento intitolato “Bitcoin: a Peer-to-Peer Electronic Cash System”. Questo documento presentava un concetto innovativo di una valuta digitale decentralizzata, basata su una tecnologia chiamata blockchain.

Il 3 gennaio 2009, Nakamoto minò il primo blocco di Bitcoin, conosciuto come “Blocco Genesi”, segnando l’inizio ufficiale della criptovaluta. La blockchain del Bitcoin è un registro pubblico di tutte le transazioni effettuate con questa valuta digitale e viene mantenuto da una rete di computer distribuiti noti come nodi.

Nel corso degli anni, il Bitcoin ha attraversato diverse fasi: inizialmente, era principalmente utilizzato da appassionati di crittografia e sperimentatori. Tuttavia, nel 2013, ha attirato l’attenzione del pubblico quando il suo valore ha superato i 1000 dollari per Bitcoin per la prima volta.

Una storia tra rischi e opportunità

La storia del Bitcoin è caratterizzata anche da controversie e dibattiti. Le questioni legate alla sua scalabilità, la massima volatilità del mercato di riferimento, la regolamentazione, e l’uso in attività illecite hanno contribuito a definire il contesto in cui la criptovaluta si sviluppa.

Oggi, il Bitcoin è ampiamente accettato come forma di investimento e ha ispirato la creazione di migliaia di altre criptovalute. La sua adozione e accettazione continuano a crescere, con diverse istituzioni finanziarie che stanno esplorando il suo potenziale e molte aziende che accettano Bitcoin come forma di pagamento.

E la questione degli ultimi giorni dalla quale si è partiti ne è la dimostrazione lampante: il fatto che sia stato in qualche modo equiparato ad altri strumenti finanziari ha rappresentato un’apertura importante facendone aumentare la richiesta, anche se è importante ricordare che il BTC non può essere equiparato ad una bene rifugio, come tante volte si è detto, in quanto pur sempre strumento speculativo e volatile.

Uno sguardo verso il futuro

Tra l’altro il Bitcoin potrebbe consolidare ulteriormente questa tendenza positiva grazie ad un nome che ai più non dirà molto: si tratta dell’halving, vale a dire un evento molto importante previsto per aprile 2024 e a seguito del quale il Btc potrebbe superare il suo record storico.

L’halving ha sede ogni 4 anni e ha come conseguenza diretta la diminuzione dell’offerta della criptovaluta, perché viene dimezzato il numero di Bitcoin estratti, e la conseguente maggiore scarsità comporta un apprezzamento.

Va infatti ricordato che il Bitcoin è un asset digitale limitato, per volontà dei suoi stessi fondatori, che può arrivare ad un massimo 21 milioni di unità e che questo quantitativo dovrebbe essere raggiunta nel 2140. In sostanza la storia del Bitcoin è ancora in evoluzione, con il suo impatto sul mondo finanziario e tecnologico che continua a essere oggetto di studio e discussione.